mercoledì 30 dicembre 2020

VIRGINIA (IV) (O IL SALUTO) di Alessandro Mambelli

I lampioni illuminavano i sanpietrini,

i tavolacci, gli interstizi, le Tassoni;

le chiacchiere, i mezzi volti e le sue amiche.

Ma il nostro saluto…

Dove sei questa sera

in cui mi manca il cielo e il respiro,

in cui anche le cose più piccole sono insormontabili;

dove sei in questo mercoledì mattina

da cui comincia tutto il tempo in cui non ti vedrò.

Eppure il nostro saluto…

Non scriverti o non parlarti o non cercarti

è come quando il semaforo pedonale è rosso

e io so che non c’è pericolo perché la strada è vuota

ma non attraverso ugualmente per senso civico

o buon senso o senza alcun senso,

nonostante il nostro saluto…

Le luci del pub illuminavano i tavolacci,

le Tassoni, le tue mani e il nostro saluto;

cos’è un saluto; ci siamo salutati

davvero o è solo un’impressione;

mi ha salutato davvero o l’ho creduto io

come quando si attraversa col rosso

tanto ecco ora proprio ora scatta il verde;

mi ha salutato, sorriso, amato, scopato, lasciato

o è solo una stupida impressione, speranza, voglia.

 

 

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