Di notte un
immaginario sorriso sorveglia da sopra il comodino
le
combinazioni che preparano le sorprese del giorno in divenire.
Ha sembianze
di gatto, ricorda con la sua immobile posa
la
personificazione della quinta essenza.
scruta,
divertito, curioso il respiro che accompagna i pensieri
vestito di
nulla sovrintende la sorte delle idee
proiezioni
irreali di immagini sovrapposte
progetti di
sogni che qualcuno ha fabbricato
naturale
sequenza di impulsi vitali
scavano
rifugi per dare spazio alle fragili proiezioni.
Sono giunto
fino a qui per darti fiducia, sembra suggerire
silenzioso
osservo il corso della tua storia
esorto a
fare quello che non osi
debole
coscienza fatta di dubbi tortuosi
nebbia di
visoni profetiche che temi confessare
sciogli il
nodo delle tue emozioni virtuose
donati,
dissolviti, contamina, lascia traccia,
genera, crea
fili invisibili per nuovi orizzonti.
Interdetta,
confusa, vacillo
fuggo come
sempre dai meandri dell’interdizione
senza
domande sulla densa realtà di queste esortazioni
mi inondo di
insicurezza perpetua, con coraggio,
entusiasmo,
accolgo l’ignoto senza voltarmi
fragile
desiderio di dare corpo, forma, spazio
a nuova
vita. Con rispetto ringrazio Akasha
(il gatto)
per la sua saggezza.
Il respiro
della notte, la veglia delle anime, il luogo in cui tutto è svelato.
Nessun commento:
Posta un commento