domenica 31 marzo 2019

MA NONNO! di Simone Magnani


- E quando i ladri, di notte, sono a metà delle scale: ZAC! Tagliavi la corda e la botte piena di sabbia rotolava giù per le scale, al buio e li schiacciava tutti, quei farabutti!
- Ma nonno, se i ladri salivano in silenzio, come facevate a tagliare la corda al momento giusto?
- Ma si sapeva che potevano arrivare. Allora si stava attenti. Si dormiva con un occhio aperto, come i cani da caccia. Mica come adesso che sono tutti lì che dormono anche di giorno...
- Veramente io ho visto che la Selva dorme con tutti e due gli occhi chiusi... Ma di notte, con cosa tagliavate la fune? Avevate un'ascia pronta?
- Ma no, salame! Con la ronchina... come si chiama: la roncola!
- E come fai ad avere una roncola nel pigiama?
- La ronchina va sempre tenuta in tasca: e quando di notte ti togli le braghe per metterti in pataia, la ronchina devi sempre tenerla a portata di mano!
- Ma quindi non dormivate mai? Tutta la notte, tutte le notti ad aspettare i ladri?
- Eh, ma si sapeva qual era il periodo che potevano arrivare. I giorni che c'erano i soldi in casa erano pochi. Quando il mediatore ti portava i soldi dei pioppi, quando ti arrivava l'anticipo del frumento e pochi altri. E poi c'erano dei segnali che se uno è sveglio lo capiva. Vedevi che in osteria c'era gente foresta, che giocava a carte tra di loro ma un po' in silenzio, per capire i discorsi degli altri. Gente che magari era vestita anche bene, col cappello buono, non sudato. Gente che non capivi bene che lavoro faceva e perché era lì. E allora tornavi a casa che non eri tranquillo, neanche se quella sera alla briscola la minestra l'avevi vinta te. E dicevi alle donne di prendere la botte in granaio, quella che nelle scale ci passava la botte e basta e non ci passava neanche un cristiano di fianco alla botte. E ti preparavi a fare una brutta notte a spettare i briganti...
- Ma nonno...
- Dormi adesso! Fai troppe domande. Tu che dormi sempre con due occhi chiusi vuoi insegnare le cose a me! Dormi!

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