Era
un sera come le altre. Stavamo al pub a bere. Jim raccontava di come gli
mancava la sua ex, Dean si lamentava del suo lavoro, Carl beveva convinto che
sarebbe morto a breve. Insomma tutto nella norma fino a quando nel locale entrò
un gruppo di ragazze. Erano piuttosto belle, ma non di quella bellezza irraggiungibile
che non ti da speranza.
Nessuno
di noi è bravo con le donne, mai stati. Forse proprio nessuno al mondo è bravo
con le donne, ci sono solo dei pochi fortunati che sono meno peggio.
Al
pub non siamo abituati a vedere quel genere di donne entrare. Di solito ci
entrano solo tipe piuttosto brutte o veramente molto depresse. E comunque quasi
sempre sole. Per questo quella combriccola del genere confraternita del college
creo grande stupore nella sala. Tutti si fermarono per un qualche secondo, un po’
come nei film western quando entra un forestiero nella locanda e il pianista
smette di suonare. Poi tutto riprese regolare.
-Oscar
hai visto quelle- mi fa Dean
-Certo
le abbiamo viste tutti-
-Che
ci fanno qui?-
-Non
ne ho idea-
-Probabilmente
hanno sbagliato indirizzo- ipotizzò Carl
-Si
come minimo hanno letto la locandina turistica sbagliata- rispose Jim
-Jimmy
cazzo smetti di essere così pesante. Per una volta che abbiamo un'occasione
potresti fingerti meno deprimente?-
Jim
mi mandò a fanculo.
-Hei
stanno venendo qui!- esclamò ad un tratto Dean.
Cazzo!
Stavano venendo davvero verso di noi. Una botta di fortuna insperata. Pensai
che all’ultimo avrebbero cambiato direzione e sarebbero andate da un’altra
parte, ma così non fù.
-C’è
posto a questo tavolo?- fece una.
-Certo-
rispondemmo in coro, impacciati come uno stormo di pinguini. Sempre che un
gruppo di pinguini si chiami stormo. Presero le sedie e si misero al tavolo. Ci
raccontarono che non erano del posto e stavano facendo un viaggio in macchina.
Giravano senza una meta precisa già da qualche settimana e avrebbero fatto
altrettanto in futuro. Ci offrirono da bere e io cominciai a sospettare che ci
stessero provando con noi. Mi sembrava impossibile, cioè, non per
sottovalutarci, ma siamo quattro sfigati senza futuro, ubriaconi poveri e
disperati. Ma mi convinsi quando notai che ognuna di loro aveva preso a
discutere con uno di noi, formando delle coppie.
Una
ragazza stava ad ascoltare la deprimente storia di Jim e la sua ex. Un’altra
stava bevendo con Carl mentre lui le spiegava perché era convinto che di lì a
breve sarebbe morto. La terza era impegnata ad ascoltare le noiose vicende
lavorative di Dean. E mentre guardavo tutto questo la quarta ragazza mi stava
raccontando la sua vita. Continuammo a bere finchè uno alla volta ce ne andammo
verso casa con il partner di serata.
Io
me ne andai con la mia biondina tanto orgoglioso quanto ubriaco. Ero così fuori
di me che non ricordo bene cosa successe di lì in poi. Il resto della vicenda è
confuso. Credo di essere collassato da qualche parte fra il pub e il mio letto.
Mi
risvegliai in mutande, con le mani legate dietro la schiena in una stanza buia.
Una porta si aprì davanti a me e una donna, che mi sembrava una di quelle
ragazze del pub, mi prese per un braccio e mi portò su un palco. Davanti a me
c’era un branco di ciccione decisamente di taglia super mega oversize. Accanto
a me un’altra ragazza, quella che mi ero portato a casa, cominciò a parlare ad
un megafono.
-
Vi presento il numero 1235, dei quattro di oggi, questo è il più bello, peso
settantasei kili, alto uno e ottanta, piuttosto atletico e predisposto alla
ginnastica. Partirei con un’offerta di cento euro…-
-Mio-
fece una balenottera sotto al palco
-Cento
euro per la bella signora sotto il palco-
-Centodieci-
Fece un altro cetaceo con un cappello “I love NY”
-Centodieci
per l’amante di New York-
-Centoventi-
Fece una terza
-Centoventi!
Andiamo chi offre di più?-
Il
gioco andò avanti per un po’ fino a che una donna offrì duecento. Poi mi
portarono di nuovo nella stanza buia. Non ricordo cosa successe, solo dei Flash
di sesso con qualcosa di pesante. Mi svegliai la mattina nel mio letto. Era
successo davvero? Ero stato venduto per una notte di sesso a un'asta di
ciccione? Guardai accanto a me, nel letto c’era la ragazza della sera prima,
quella del pub. Tirai un sospiro di sollievo, doveva essere un stato solo un
brutto sogno. Andai in bagno. Ero soddisfatto della sera prima, certo non
ricordavo molto, ma comunque mi ero fatto una biondina niente male. Guardai
soddisfatto nello specchio e fu allora che lo notai. All’altezza della spalla
avevo un numero sbiadito scritto sul braccio. “1235”...
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