mercoledì 30 settembre 2020

VERANDE D’AZZURRO di Pietro Pancamo

I


Un laghetto di fumo nel cuore… Processioni di frasi lasciano calzature d’intelligenza

prima di entrare nella moschea delle bocche.

 

II

 

I profumi sorridono, di passaggio, tra le maschere di foglie. E lettere serpentine

indossano pastrani di luce.

 

  

III

 

Un gregge di bagliori

alle pendici dei versi

nasconde l’Ulisse della mia ispirazione…

 

Canicola di gioia, tanfo d’allegria

negli sguardi ciclopici del solo occhio giornaliero. Spranghe di felicità

negli acuti del sole

e, fra verande d’azzurro, spaventapasseri di poesia…

 

  

IV

 

Tachicardia di vento nei vestiti: il vento, cuore del cielo…

Le nuvole sembrano covoni di luce, capanne di fieno

intorno al pagliaio del sole. Nel raspo degli alberi

festoni d’aria, e gli occhi sono brandelli di nostalgia tra festuche di tempo allegro.

Stelle filanti d’erba, pendii agitati fra la bonaccia della pianura…

 

 

V

 

Terra diroccata e baracche di collina. Villaggi di sole.

 

Dal lievito nullo di rocce azzime,

paesini salgono

pioli di luce.

 

Nessun commento:

Posta un commento