Vi racconto com’è andata dopo
il tuffo a morto e poi vedrete voi che fare.
Ecco, alla
stazione
salii di corsa mentre le
porte serravano i loro chiavistelli;
senza bagagli,
quelli li abbandonai,
mio malgrado, lasciandoli cadere sotto il cartello del binario 15; mi
occorrevano 2 mani e tutta la forza rimasta, dovevo salire su quel treno.
Ero atterrata lontano,
era tardi.
Certamente li avranno
fatti brillare i bagagli.
Questo lo trovo
divertente.
Sul treno una volta
ripreso il mio equilibrio come potevo mi diressi al posto dove era scritto il
mio nome, senza vocali, come usa nella grafia delle alte strutture.
Quelli seduti nella
carrozza voltandosi mi sorrisero
ad uno ad uno,
poi chinarono il capo
sulle loro ossa rotte;
sulle reti portabagagli
dondolavano pacchi lunghi e leggeri. Io non avevo più il mio, come avrei fatto?
Che pasticci combino, che stupida cosa quel lascito.
Ci fermammo ancora a due
stazioni, salirono in 3
uno soltanto era molto
ammaccato, li aiutai a sistemare i bagagli.
Una piuma dorata
svolazzò, atterrando sul mio piede scalzo.
Giunti al capolinea
scendemmo,
ci misero in fila per lo
scambio, io avevo soltanto quella piuma del treno.
Così raccontai ai
funzionari come nella caduta “le mie” fossero andate distrutte, mostrai le
scapole ancora aperte, a riprova di averle avute.
Mi aspettavo l’ira
diddio.
Invece nulla, sorrisero.
Mi dissero che era un
miracolo fossi ancora quasi intera, chi arrivava a mani vuote di solito era a
pezzi.
Non seppero che non
avevo bagagli perché li avevo abbandonati.
Non misero in dubbio il
mio racconto.
O forse sì.
Comunque mi consegnarono
un “pacco corredo da caduti” completo: una coda a freccia ricurva, due piccole corna grigio fumo, un paio d’ali nuove, rosso
porpora, ignifugate di fresco, un manuale per l’inserzione e una mappa
concentrica.
Qui c’è una gran
confusione ma non ci annoia affatto, sono molto comprensivi.
Dunque: giù dalle
nuvole,
non abbiate timore del
tonfo;
poi alla fine il capo è
lo stesso, sempre eterno finché dura,
sempre latitante.
Vi aspetto alle
terme.
Nessun commento:
Posta un commento