domenica 30 giugno 2019

FOTTERE COL DEMONIO di Lorenzo Bellandi

Quella sera eravamo io e Johnny, ubriachi come sempre, nella bettola di sempre. Ad una certa ora vedo una pupa incredibile seduta dall’altra parte. Capelli rossi, occhi azzurri e un paio di tette che avrebbero arrapato un ceco. Mentre Johnny litigava con il barista che non voleva darci altro da bere, scivolai barcollando giù dallo sgabello e la raggiunsi. 
-Devo chiamare la polizia?- biascicai guardandola.
Lei si girò, mi squadrò un attimo con disgusto.- Cosa?-
-Devo chiamare la polizia?-
-Perchè?- mi chiese innervosita
-Perchè hai rubato il mio cuore-
-Fanculo- disse mentre si girava dall’altra parte
-Hei Hei a-aspetta un secondo - 
-No, lasciami in pace alcolizzato- 
-Già perchè non te ne vai da un’altra parte coglione- disse un ragazzo dietro di lei.
Solo allora notai che la pupa non era sola, con lei c’erano quattro ragazzi, vestiti dark, tatuati, pieni di orecchini, pirecing e catene. 
-Calmati stronzo prima che…- 
-Calmati tu Nick- mi zittì Johnny che mi aveva raggiunto
-Chi cazzo è Nick?!- Chiesi domandandomi se il mio nome era Oscar o Nick
-Non vedi che stai infastidendo questi ragazzi… Nick?- continuò ignorandomi -scusatelo è ubriaco, abbaia ma non morde… piuttosto non vi ho mai visto in giro, non siete di qui vero?-
-No- rispose il ragazzo
- E che ci fate in questo buco del culo del mondo?- 
- Non sono affari vostri- tagliò corto quello
- Senti siamo partiti col piede sbagliato, non cerchiamo guai, vogliamo solo divertirci dai!- Poi cacciò un urlo verso il barista - Un giro per i nostri amici, offriamo io e Nick-
Poi mi guardo strizzandomi l’occhio. Johnny non era stupido, al contrario, era sveglio, e aveva un certo fiuto per i polli da spennare, così lo assecondai e dopo un paio di giri quelli erano completamente ubriachi. Tra una chiacchiera e un bicchiere diventammo più intimi finchè venne fuori che erano dei cazzo di invasati, tipo dei seguaci di Satana, in città per cercare un famoso medium di nome Nicholas. Dato che quel gran cazzone del destino, per qualche scherzo di cattivo gusto, mi aveva fatto chiamare Nick per tutta la sera Johnny colse la palla al balzo. 
- Cazzo ma ce l’avete davanti!- disse indicandomi con entrambe le mani come fosse stato un prestigiatore  -Nick il medium! 
- Siete fortunati- riprese Johnny - visto che ormai siamo amici per voi c’è uno sconto speciale- 
- Dite davvero?!- chiese un ragazzo euforico
- Ci puoi scommettere il coglione destro!- Risposi entusiasta. 
Anche stavolta l’istinto di Jonny ci aveva portato qualche soldo.
Così ci mettemmo d’accordo per una seduta quella stessa notte, Io e Johnny saremmo “andati a casa a prendere i ferri del mestiere”, ovvero un costume rimediato in qualche modo, un paio di candele e qualche informazione su internet per far sembrare tutto più vero, e ci saremmo incontrati alla discarica abbandonata un ora dopo. 
All’appuntamento mi sarei presentato da solo, avrei recitato qualche parola strana letta online, al mio grido “Vieni fuori demonio” Johnny sarebbe comparso vestito da diavolo, avrebbe fatto qualche cazzata, e ci saremmo intascati cinque testoni. Con un pò di fortuna, tra il buio e l’alcol quei coglioni non si sarebbero accorti di nulla.
Arrivai sul posto poco più tardi, quegli invasati mi aspettavano con trepidazione manco fossi stato il loro spacciatore. Scesi dalla macchina con un cappuccio nero in testa e gli feci incidere nel terriccio umido della discarica una stella a cinque punte, con delle candele posizionate agli angoli. Poi mi metto a recitare frasi impronunciabili che avevo segnate sulle mani, roba tipo: “Mao-rabba naph-shee l'Maryah” oppure “o'kh'na-neh”. 
Oltre a me non volava una mosca. Loro, in silenzio, mi fissavano come se avessi avuto il cazzo d’oro. Cominciai ad esaltarmi, e finì per improvvisare, insomma il gergo ormai l’avevo fatto mio. Dopo qualche minuto decisi di divertirmi un po’, ormai pendevano dalle mie labbra, così dissi al ragazzo che al bar aveva fatto il gradasso di cagare in mezzo alla stella mentre tutti lo guardiamo
-Devo farlo davvero?- 
-Certo-
-Ma a cosa dovreb..
-Volere del signore oscuro, non mio-
Trattenni a stento le risate mentre quello tutto rosso dallo sforzo cagava sotto lo sguardo attento di altre cinque persone. Poi dissi ad altri due ragazzi di prendersi il cazzo in mano a vicenda. Ero tentato di continuare a spingere e vedere fino a che punto potevano arrivare ma venni interrotto da un boato, in mezzo alla stella era comparsa una cortina di fumo. Probabilmente Johnny si era stufato di guardarmi fare il coglione.    
- Cazzo che effetti speciali- pensai. 
Dal fumo emerge questo strano cazzo di enorme figlio di puttana, con due corna gigantesche, la pelle raggrinzita e viscida, occhi rosso sangue. 
-Merda se ha scelto un buon costume! Johnny con certe cose ci sa proprio fare-
Lui si alza si stira un po’ e comincia a pronunciare frasi in una lingua incomprensibile. 
Forse stava esagerando, non era da Johnny esagerare, mi sarei aspettato più una breve apparizione in cui recitava due stronzate. Invece per cinque minuti buoni continuò a sparare cazzate. Poi si avvicinò al ragazzo che avevo letteralmente “fatto cagare” e con una testata gli spacco il naso. 
Mi parve subito strano. - Magari non sta esagerando, dopo tutto cinque testoni non sono spiccioli -
Poi si avvicinò agli altri due ragazzi: sputò in faccia al primo e lo stese con un destro, poi afferrò il secondo e gli staccò un dito con un morso.
-Ok... questo è strano.
- Perché sta facendo così?- grida la ragazza nel panico
- Beh si vede che il tuo amico doveva essere più convincente con quella cagata...è decisamente quella la causa-
Johnny intanto avanzava minacciosamente verso di lei. 
- Ehm, Demone torna negli inferi… cazzo - gridai titubante.
Lui continuò camminando come se nulla fosse, arrestandosi di colpo davanti alla rossa. Levitarono entrambi mentre mi stropicciavo gli occhi chiedendomi come facesse. La ragazza cominciò a urlare terrorizzata mentre Johnny alzò la mano destra, facendo scintillare sotto la luna delle unghie terribilmente affilate. Poi con uno scatto la decapitò.
-Cazzo!- Gridai. Ora aveva decisamente esagerato. - Johnny porca puttana ma che cazzo stai facendo?-.
Il mio telefono suono. 
Guardai lo schermo.
C’era un messaggio di Johnny: “Sono in ritardo, dove lo trovo un cazzo di costume alle 3 di notte?!”


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