giovedì 31 ottobre 2019

INDUGI, CONTATTI E RIFUGI di Lorenzo Bellandi


E’ sempre colpa della mia ex. Per colpa sua adesso non riesco più nemmeno a guardare in faccia Jimmy. E’ successo pochi mesi dopo che quella stronza mi ha lasciato.
“Andiamo a fare un giro nei boschi, ti farà bene” aveva detto Jim. “Conosco un rifugio perfetto dove passare un paio di notti in tranquillità nella natura. Vedrai che te la toglierai dalla testa. Tornerai come nuovo.”
“Lo sai che non credo in queste cazzate” avevo risposto.
Magari mi fossi dato retta. Quello insisteva così tanto che, per sfinimento, mi convinse.
Partimmo con uno zainetto contenente l’indispensabile per un paio di giorni. Fortunatamente decisi di non lasciare a casa l’ultimo briciolo di virilità che mi rimaneva e portai con me la vecchia glock. Ho sempre creduto che le camminate nei boschi fossero per i froci e i vecchi rincoglioniti, però, pensai che se mi fossi portato un’arma da fuoco sarebbe stato più simile ad una battuta di caccia, insomma, roba da uomo.
Così arrivammo a questo rifugio, una catapecchia che aveva una decina di stanze e un bar quasi decente.
Dopo una doccia scendemmo a bere una cosa.
Smorzaì la fatica della camminata offendendo in quanti più modi possibili Jimmy per avermi portato lì.
“Questo posto è uno schifo, come ti è venuto in mente anche solo per un secondo che…”
“Frena testa di cazzo” mi interruppe “guarda cosa c’è laggiu!”
Mi girai e vidi due sventole pazzesche entrare nel rifugio e sedersi al bar.
“Ma che ci fanno due così in questo schifo?”
“Che ti avevo detto? Questo posto è fantastico, fidati. Le donne dopo le camminate hanno fame!”
Capii perchè gli piacevano così tanto i rifugi di montagna.
La prima era una bionda tutta curve, l’altra una mora più slanciata con due gambe che non finivano mai.
“Vuoi vedere come rimorchia un vero camminatore” chiese
“Come?”
“Senza indugi” disse poi trangugiò quello che restava della sua strana grappa da montanaro, e barcollò verso le due donne. Io lo raggiunsi.
Passammo un paio d’ore a chiacchierare e capii che intendeva prima Jimmy quando aveva detto che <le montanare hanno fame>. La biondina mi si era appiccicata: mi stringeva il braccio verso di lei e rideva ad ogni mia battuta. Era persino arrivata ad accarezzarmi la gamba, guardandomi maliziosa. Tutto andava alla grande.
Così io finì in camera con la bionda e Jimmy con la mora.
Mentre le nostre lingue si abbracciavano sentì qualcosa di viscido scivolarmi improvvisamente in fondo alla gola. Indietreggiai di scatto.
Dalla sua bocca era uscito una specie di strano verme verde fosforescente.
- Ma che che cazzo è quello?!?-
- Stai calmo tesoro non ti succederà nulla, il tuo amico non ti ha detto niente? -
- Fanculo! Non mi ha detto proprio un cazzo riguardo strani vermi fosforescenti-
- Andiamo amore lasciami fareLa ragazza mi saltò addosso con una forza straordinaria cercando di bloccarmi.
Mi divincolaì e corsì sullo zaino in cui avevo lasciato la Glock.
In un attimo mi fu di nuovo addosso facendo cadere la pistola a un metro da me.
- Non ti farò niente caroLa sua voce si fece sempre più grave, diventando quasi robotica. Il suo corpo cominciò a diventare verde, poi si gonfiò trasformandosi. La sua angelica faccia si contorse allungandosi, i suoi occhi si stirarono diventando due enormi fari neri, mentre il naso spariva e la bocca si rimpiccioliva. Tutte le curve sparirono per diventare un’autostrada mentre artigli affilati spuntavano dalle sue deformi mani.
“Ma che cazzo sta succedendo?!” gridai.
Il verme che usciva dalla sua bocca cercò ancora di entrare nella mia.
Allungai al massimo il braccio per raggiungere l’arma. L’afferrai proprio mentre quel coso mi stava entrando di nuovo in gola e sparai a quel mostro.
Lanciò un urlo agghiacciante e ricadde a terra, riprendendo rapidamente l’aspetto da biondina sexy.
Le puntai tremante l’arma per finirla.
“Aspetta, tu non capisci lasciami spiegare” fece di nuovo con voce da donna.
“Dammi una sola ragione per non finire il tuo culo non identificato adesso”
“Non volevo farti del male, cercavo solo di sopravvivere”
“Non mi stai convincendo”
“Noi veniamo da un pianeta molto lontano, stiamo cercando di ripopolare la nostra razza, e la razza umana è perfetta per le nostre necessità. Quel verme che è uscito dalla mia bocca è il mio organo riproduttivo e attraverso il calore del corpo umano…”
“Frena un secondo Discovery Channel, mi stai dicendo che è un po’ come se avessi messo il tuo coso alieno nella mia…”
“No. E’ totalmente diverso, pensavo lo sapessi, il tuo amico viene sempre qui e non si è mai lamentato, dopo tutto la forma che assumo da umana è attraente giusto? Diciamo che ci veniamo incontro no?”
“NO! Cazzo è una cosa disgustosa maledetto alieno stronzo!”
“Aspett....”
Gli sparai addosso tutto il caricatore. Poi corsi fuori verso la stanza dov’era Jim.
Attraversai il corridoio, ma lo trovai in terrazza.
Si voltò verso di me, sputo per terra e sorridendo affermò.
“Senza indugi”.

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