Il
contrasto esalta la forma mentre quando è tutto chiaro che chiara scompare.
Ogni
quadro lascia la cornice e non è vuoto
quello
che rimane.
La
casa la macchina -sempre più lontano
l'inquadratura
dell'abbraccio sul finale.
Ero
venuta per dare, dopotutto, tutti i pezzetti dopo però non sono uguali - anche
a volerlo, ora non li voglio riassemblare. Sento fluire le memorie dal mio
corpo per ricondurlo al sacro, forse per farmici più uguale.
Riceve
l'onda indietro i suoi colori che obbediscono
ad
un suono, il primo che avessi conservato.
Piccole
linee in sequenza di spirale
disfano
le cose da come le ho sempre conosciute. La libertà era attraverso e sotto le
trame dure e cupe del mutismo caduto in fondo al verso
verso
il prossimo,
finita
la parola.
Io
non
perdo altro che illusione,
tu
fanne
una storia
che
si faccia raccontare.
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