Un
nevralgico tormento mi ossessiona
Trovo il
tempo per ascoltare la civetta
Canta una
notturna melodia
Stride geme
con pause sincopate
Troppi
rumori agitano la solitaria notte
Svelo il
sogno di un naufrago alla deriva
Troppi
inciampi nel cammino
Rallentano
il passaggio di monotone convinzioni
Crolla il
travaglio del mattino con suoni di risveglio
Completo il
prodigio della mente che riflette parole ripetute
Balbetta
pure notturno rapace il tuo grido non mi spaventa
Cerco un
tema di segrete ossessioni per dare nuovo slancio al pensiero
Sfodero un
silenzio senza riposo per fare spazio all'inutile attesa
Cavalco il
momento per arrivare alla parola fine.
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