lunedì 31 gennaio 2022

BANDIERE, GIARDINI E ATMOSFERE di Lorenzo Bellandi

M. quella notte non aveva dormito. Era il gran giorno, il primo di tanti altri certo, ma chi parte bene è a metà dell’opera. Sarebbe stato l’inizio, una data fondamentale, per lui, per il movimento e probabilmente per il mondo intero. Si scaldò il caffè con il fornello da campeggio. Quel rifugio tanto nascosto agli occhi del mondo era completamente isolato, non c’erano acqua, gas o elettricità. Era per queste cazzate che alla fine avevano trovato Bin Laden. Quella storia del corriere era una cazzata, sicuramente quell’incompetente col turbante si era fatto un abbonamento a qualche sito porno a pagamento e sbam, un marines ti spara in testa. Ma è così, gli uomini sono uomini e non possono sopprimere certi istinti. E’ normale che se te ne stai segregato prima o poi la tentazione ti viene, quindi meglio evitare rischi inutili. Se proprio uno deve farsi una sega l’immaginazione va benissimo.

Mentre sorseggiava la bevanda ripassava mentalmente il discorso che di lì a poco avrebbe dovuto tenere. Non se l’era scritto, aveva più che altro dei punti chiave, degli argomenti da trattare: “bastardi capitalisti”, “società corrotta”, “insurrezione generale”, “governo ladro” eccetera. Si sentiva sicuro. Tutto era pronto. Il rapimento della figlia del senatore aveva ottenuto l’attenzione mediatica che si aspettava, i suoi informatici erano già pronti a cablare le principali reti mondiali per mandarlo in onda in qualsiasi momento. Niente poteva andare storto. Tutto doveva essere e sarebbe stato perfetto.

Uno scagnozzo irruppe nella stanza spezzando il filo dei suoi pensieri.

-Signore- batté il piede sinistro e portò il dito medio della mano destra sulla punta del naso.

-Prego- rispose lui sospirando. Quel saluto era da rivedere.

-E’ arrivato G. con la bandiera-

-Bene. Mandalo qui. La ragazza e le telecamere sono pronte? -

-Sissignore. Tutti in posizione aspettiamo lei. -

-Ottimo. Controllo la bandiera e procediamo. Contatta la squadra IT e digli di tenersi pronti al mio segnale. Congedo. -

-Sissignore-

Ancora quel goffo saluto, poi il sottoposto sparì. M. scosse la testa.

Qualche secondo dopo G. si affacciò sulla porta. Aveva un sorriso beota stampato a lettere cubitali sulla faccia.

-Capo-

-Ciao. Tutto bene con la bandiera? -

-Bene?! Direi benissimo- Sghignazzò. Poi balzò nella stanza con le mani nascoste dietro la schiena. -Wolà! - sventolò fiero una bandiera di fronte a se.

M. restò a bocca aperta.

-Ti piace vero?? Lo sapevo, mi sono permesso di fare qualche piccolo cambiamento all’idea di base ma così mi sembra pi-

-Che cazzo è quella?!-

-E’... è la nostra bandiera-

-Dimmi che è uno scherzo-

-Non ti piace? -

-G. maledetto idiota. Dimmi che è uno scherzo! -

-C… cosa intendi? -

La bandiera aveva stampato su tutta la facciata un dipinto. Un dipinto che solo un pennello fra le fauci di un coccodrillo con l’alzheimer avrebbe potuto dipingere. La scena era di un famigliola felice durante un picnic.

-Che cazzo è quella roba?!?!- tuonò M.

-E’ il quadro che ho fatto io? -

-Cosa? -

-Si quel quadro, te l’ho fatto vedere l’altro giorno, hai detto che ti piaceva tanto, così ho pensato di farti una sorpresa. -

-Il tuo quadro?! Non ho mai visto una cosa del genere! -

-Ma sì, l’altro giorno, mentre avevi per le mani tutte quelle scartoffie-

-Quali scart… ma che cazzo dici?! Non me ne frega niente di quando me l’hai fatto vedere, avevamo deciso per la silhouette di un uomo con due teste sgozzate ricordi??-

-Si…-

-E allora questo che cazzo è?!-

-Non so, ho pensato che ti sarebbe piaciuto, avevi detto che il quadro ti piaceva…-

-Mi piacciono anche i cuccioli di cane, questo non vuol dire che li volessi sulla maledetta bandiera del mio gruppo terroristico! -

-O.k. colpa mia, avevo capito male… però anche tu saresti potuto essere più sincero. -

-Cosa stai dicendo maledetto demente?!-

-Dico solo che se tu fossi stato sincero su cosa ne pensi del mio quadro, non saremmo in questa situazione. -

-G.? Non avrai mica volontariamente stampato una bandiera orribile e del tutto inadeguata solo per insegnarmi ad essere sincero e a dirti la verità sulla tua pessima, amatoriale e futile arte, vero? -

-Bah, io dico solo che se fossi stato sincero…-

-Maledetto cazzone ritardato hippie. Scimmia senza cervello. Io ti ammazzo! Io ti sgozzo e poi impregno la bandiera del tuo sangue! Dannato coglione idiota! IO TI FACCIO SODOMIZZARE DA TUTTI I MEMBRI DEL GRUPPO! -

-Francamente mi sembra una reazione esagerata-

-Ti rendi conto che abbiamo rapito la figlia di un senatore. Ci stanno cercando le intelligence di tutto il mondo, ho una squadra di tecnici pronti a mandarmi in diretta mondiale e una stronza bendata da sgozzare di là! Cosa cazzo faccio adesso?!-

-Eeeh quante storie! Alla fine è solo una bandiera-

 

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