domenica 31 luglio 2022

ELEMENTI (Nonna, ho fatto di nuovo un gran caos). di Gila Manetti



“(…) Ingannare sé stessi per non disdorare gli altri è una semplice stronzata che porti ad alibi mia cara! Oh, nonna un par di zeri, parlo come mi risulta più efficace; è bene tu sappia cosa provo e queste parole vanno benissimo.

Sì sono incazzata perché ci tengo a te. Preferiresti un bacino sulla guancia e un sorriso a dentiera stretta?

Allora non chiamare me, sai bene che mentire non m’è mai garbato, né farlo né ricevere menzogne.

Che ci sto a fare su questo pianeta, a cincischiare di soprammobili secondo te?

O guardo le cose e le comprendo o posso salutare fare di me cremina!

Che poi è cenere altro che crema.

Ma non sono qui attaccata a questo aggeggio sulla soglia della porta di cucina a parlare di me.

Si stavo per andare a letto, ma ora sono ringalluzzita, non ti fare preoccupazioni inutili, mi fa piacere parlare con te.

Sì anche farti i sermoni, essere nonna ha un certo numero di compleanni e cazzate a corredo da sfruttare.

Ne faccio settantasette, vieni con chi ti pare ma dimmelo prima, la torta la faccio io.

Sì al cioccolato fondente.

Va bene porte le candele.

Ma torniamo al problemone, dunque: hai dato tre versioni ai tuoi odierni tre amori e ora non sai come risolvere.

Beh, spero che siano almeno un po’ amori.

Sulla contorsione dei tuoi sentimenti almeno vedo che hai chiarezza,

Non è possibile che tu non riesca neanche a dire dove ti trovi senza mentire!

A te medesima quale idea di te pensi ne venga fuori?

E poi vedi che fai casino, anche se fosse il gioco per cui ritieni valga la pena vivere, alla fine  non ricordi a chi hai detto cosa e quale versione del tuo immaginario hai consegnato a quella persona?

Ti sei resa ricattabile, stronza e inaffidabile per nulla… sì intendo nulla perché il fatto che qualcuno ti voglia bene per una figurina che non esiste che come personaggio non mi pare ti giovi.

Non mi pare proprio tu sia felice.

Va bene per te non è importante essere felice,

Ma certo che ci credo che ci siano momenti di verità, eppure ogni volta c’è un sacco di dolore, di rottura, di strategia.

Di cocci.

Ma quale kintsugi e kinstugi, indorare i bordi del disastro non ti aiuta.

No non sono qui a riempire di minchiate soporifere l’affaccio della tua coscienza.

No non ce l’ho con l’arte giapponese ma consentimi di dire che ne hai travisato il senso.

Alibi.

Almeno essere integra ti aggraderebbe?

Nessuno è integro è un poco sommario.

Almeno, dico, fai in modo di andare verso l’interezza e non verso la disgregazione totale.

No tesoro, non credo proprio ci sia una pillola indolore che risolva tutto.

Accidenti all’era della farmacologia.

Mah, dal mio punto punto di vista dovresti portare con onestà a codeste tre persone quel che sei coi tuoi casini e le tue scappatoie.

Certo che s’incazzeranno! Ma s’incazzano ugualmente come vedi…

Mmmm come no! A me pare più baraccone di cartapesta sotto la pioggia battente...

Ma lo vedi che stai tutto il tempo a creare e risolvere rebus fittizi e non ti resta lo spazio per osservare altro. Dove sei ora per esempio? Davvero intendo.

Alla Pieve? Ma dai, che bello, e come ci sei finita?

Si gironzolare aiuta. Sei fuori dalla macchina vero?

Sì sento i grilli; allora, se siedi con le gambe penzoloni sul muretto dovresti avere il bosco alla tua destra, la tenuta di Carlo sotto e davanti a te una vastità di colli bassi sotto la volta del cielo.

È bellissimo non trovi?

È così quieta questa notte senza luna, la notte aiuta a stare nell'essenziale, ti pare?

E smettila per cinque minuti di reclamare le tue mancanze!

Sei tu col Mondo, sta a te decidere come usare questa opportunità, io ti voglio bene comunque.

No Margherita, ti sbagli, non si deve avere lo stesso punto di vista, non si deve andare d'accordo o non litigare, volersi bene è una strana combinazione di note.

Esatto, non si vuole bene a quello che uno fa, certo può dare soddisfazione, si può essere fieri o ristorati o concordi, ma voler bene è più profondo del fare, è quel luogo d'eterno che si avverte nell'altro e restituisce una goccia di nettare divino, senza limiti o parametri quotidiani.

Lo sai quando si dice riconoscersi: ecco io ti riconosco, riconosco in te l'Eterno e non puoi mettere ostacoli a questa cosa che so.

Piangi o ridi?

Giusto, anche secondo me a volte non si riesce a distinguere...

Lo sai che dentro di te ci sono anch'io, nei tuoi riverberi di storia fisica e universale?

Lo so ce te lo dico da quando sei nata, ma lo senti?

Sì, siamo in entanglement, siamo in un abbraccio di comprensione.

Sì c'è una folla di antenati dimenticatiche vibrano nelle eliche degli acidi.

Più DNA o mitocondri che LsD intendevo...

Sì l'ho capito che mi prendi per le melone.

Siamo nella stessa sinfonia, a volte stonata, ma senti che tripudio d'elementi!

Sì il nonno è un fagotto senz'altro...

...

...

Le hai viste?

I fuochi d'artificio degli Eoni. Che meraviglia!

Sì tre di fila, sembravano comete.

Come te.

Sì tesoro anch'io vado a letto.

Ti aspetto dopodomani.

Sì mi piace questa immagine ti vedo già arrivare ignuda, senza veli o ombre e con settentasette candele in mano.

Ci mancherebbe fossero accese!

Buona notte amore bello.

Sii anche tu, sii tutto il coraggio che puoi"

 

Montefiridolfi; ventotto luglio ventiventidue

 

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