domenica 31 ottobre 2021

GIORNI, CADUTE E RITORNI di Lorenzo Bellandi

Un ginocchio saltellava impaziente. Il suo padrone sbracato su una panchina nella notte sbuffò. Altri due energumeni giravano senza sosta sul manto fangoso, schiacciando i pochi fili d’erba emersi a respirare lo smog cittadino.

 

- Ma dove cazzo è finito? - fece quello sbracato.

-Sta’ calmo V. arriverà

- Si ma quando?! Dovevano essere dieci minuti due ore fa!

- Magari gli è successo qualcosa- ipotizzò un altro energumeno.

- Si magari ha incontrato tua madre per strada- lo zittì V.

- Anche se avesse incontrato sua madre sarebbe già tornato.

- Magari più avanti ha incontrato sua sorella.

- Non so ma sicuramente fare lo stronzo non fare arrivare A. prima.

 

Passarono ancora alcuni minuti di silenzio. Poi V. sbottò.

 

- Sentite mi sono rotto i coglioni di aspettare! Io me ne vado!

- Non puoi farlo!

- E perché no? La pazienza non è il mio forte e lo sapete bene! E poi si può sapere che cosa cazzo stiamo aspettando? Cosa ci deve portare di così importante?

- Ma come non sai cosa ci deve portare?

- No a me B. ha detto che stasera A. ci portava roba forte- sbraitò lanciando il mento verso B.

- Non lo so cazzo io penso sia droga- si giustificò B.

- Come non lo sai?! E perché abbiamo dato quei soldi a A. allora? Perché cazzo lo stiamo aspettando?

-Scusate un secondo voi due, quindi abbiamo dato ad A. sette centoni senza sapere perché?

-Senti D. ora non farci passare da idioti!

-V. ha ragione! Ha detto roba forte, non c’è bisogno di farsi troppe domande-

-Sta’ zitto B. Non so te ma io nell’oro non ci affogo. Non ho un padre sbirro ne mafioso e i soldi non mi piovono dal cielo

- Senti non fare la vittima! Neanche tu ti sei informato troppo prima di mettere la tua parte nel mucchio!

- Hai ragione V.! Hai proprio ragione! Sono il cazzone che si fida di quei ritardati dei suoi amici B. & V.! Il cazzo di gatto e la cazzo di volpe siete! Ci siamo fatti inculare!

-Tua madre si fa inculare stronzo!

- Ragazzi calma! Non litighiamo e cerchiamo di pensare. Perché A. ci dovrebbe inculare?

Sono sicuro che sta tornando.

V. scattò in piedi - E’ a pippare i nostri soldi con quella puttana di tua madre! Ancora non l’hai capito?!- urlò.

- Cazzo V. stai calmo! Perché devi essere così aggressivo con B.?

- Perché è un idiota!

- Così mi ferisci fratello.

- Smetti di fare la fighetta per favore e riporta quei piedi sulla merda che calpestiamo tutti per favore!

- Apprezzo il per favore, ti ringrazio cercherò di farlo.

D. chinò il capo tirandosi la mano sulla fronte. V. ricadde sulla panchina con un lungo sospiro.

- O.K. fratello perdonami lo sai che in certe situazioni la rabbia fa dire cose che non si pensano. Mi dispiace per quella storia di tua madre. E’ una brava donna e sono sicuro che è a casa a bere un thè e guardare un bel film O.K.?

- Grazie V. ti perdono.

- Bene se adesso avete finito di fare le checche sarebbe utile capire cosa abbiamo comprato da A.

- Non lo so… sarà droga- ipotizzò V.

- Non credo sia droga- rispose D.

- E perché mai?!

- Prima di tutto perché A. non avrebbe le palle di farsi un viaggio di due ore con addosso settecento euro di qualsiasi sostanza. Soprattutto con tutte le guardie che ci sono in giro. Secondo perché A. non ha mai avuto conoscenze nel settore. Terzo perché sicuramente se si fosse trattato di droga ci avrebbe almeno detto che di che tipo di roba stiamo parlando e quarto...

- O.K. O.K. è chiaro, non è droga, mi sta bene, ma allora cos’è?

- Un paio di scaccia infami? - Propose D.

- Scaccia-infami?

- Si B. vuol dire pistole.

- Pistole?!

- Ma che cazzo? Pistole?! Da quando noi compriamo o usiamo pistole? Dove merda siamo nel Bronx?!

- Effettivamente sarebbe strano… ma cos’altro può essere? -  D. si afferrò il mento scrutando il cielo.

- E se non fosse qualcosa di illegale?

- B. per favore sta un po’ cazzo zitto!

- V. non ricominciare, lascialo in pace. Cosa intendi B.?

- Magari si tratta di vestiti, tipo scarpe o giubbotti-

- Merda e io cosa me ne faccio di un giubbotto a Luglio?!

- A tarda notte può fare un discreto freddo-

- Smettiamola di dire cazzate per favore. B. non possono essere giubbotti

- Bene allora genio illuminaci! Dove cazzo abbiamo buttato i nostri soldi- sbottò V.

- Magari si tratta di roba di contrabbando.

- Contrabbando?

- Si B. tipo sigarette e roba del genere.

- E che cazzo me ne faccio di roba di contrabbando D.?

- La rivendiamo.

- Porca troia non ho voglia di mettermi agli angoli a vendere sigaretta per due spiccioli!

- Magari…

 

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